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16/07/2020

Le competenze e le priorità per guidare l'accelerazione

L’accelerazione dei processi economici e sociali generata dalla pandemia ha aumentato l’ampiezza delle disuguaglianze sociali e mostrato l’urgenza di affrontare la questione ambientale, innovando i modelli di accesso e gestione di risorse e conoscenze, produzioni e consumi.

Per guidare al meglio la transizione bisogna prendere decisioni in grado di affermare una nuova cultura dello sviluppo, che non sia più subordinata al raggiungimento di obiettivi quantitativi di breve periodo ma orientata alla sostenibilità, alla qualità, alla ricerca di un benessere comune diffuso e durevole.

Sono queste le istanze emerse dal primo degli AllenaMenti di sostenibilità, webinar organizzato da Fondazione Prioritalia il 14 luglio, in collaborazione di Manageritalia e con l’Istituto di Studi Superiori sulla Donna e con il patrocinio di ASviS.

“I cambiamenti forzati che stiamo vivendo offrono l’occasione di compiere scelte innovative e vantaggiose, sfruttando le tecnologie ecologiche e digitali che abbiamo a disposizione – ha affermato Marcella Mallen, presidente di Prioritalia - La politica, gli imprenditori e i manager hanno la responsabilità di decidere come indirizzare i grandi investimenti che stiamo per compiere, a debito: dobbiamo superare i modelli del passato, andare verso il futuro, in nome delle generazioni che verranno e degli obiettivi dell’agenda Onu 2030”.

“Il modo in cui reagiremo alle crisi post pandemia influenza la nostra capacità di rimediare alle emergenze sociali, sanitarie e ambientali in corso ed affrontare quelle che ci attendono – ha dichiarato Fabrizio Barca, coordinatore del Forum Disuguaglianze Diversità, auspicando l’adozione di - una strategia lungimirante, che sappia valorizzare le nuove filiere e i nuovi mestieri che vediamo all’orizzonte, riequilibrare il rapporto tra pubblico e privato, redistribuire il sapere e il potere tra i centri e le periferie, le città e le aree interne, i generi e le generazioni”.

“Le disuguaglianze tra generi, generazioni e territori, già in ascesa negli ultimi anni, sono state enfatizzate dal lockdown e hanno colpito in particolare i settori dove c’è più occupazione informale e stagionale, come i servizi, la ristorazione, la cura della persona, specialmente al Sud – ha spiegato Linda Laura Sabbadini, direttora centrale Istat – la solidarietà e senso civico degli italiani emersi durante la pandemia sono un patrimonio importante da sostenere, tramite una visione politica ad ampio raggio e grandi investimenti su welfare, sanità, scuola e terzo settore”.  

“I manager sono pronti ad affrontare la trasformazione perché hanno la capacità di giustificare le proprie scelte, dopo una fase in cui il loro ruolo è stato impoverito e appiattito – ha sostenuto Giovanni Vetritto, direttore generale della presidenza del Consiglio dei ministri, evidenziando la necessità di superare “la disintermediazione forzata degli ultimi anni e di prepararci nei prossimi dodici anni ad affrontare le catastrofi ambientali, impegnandoci a influenzare le scelte politiche di ampio respiro che devono coprire le scelte strategiche da compiere”.

Tra gli altri partecipanti al dibattito ci sono stati gli influencer della rete Prioritalia coinvolti nelle riflessioni raccolte durante il lockdown: Anita Cadavid, direttrice dell’Istituto Superiore di Studi sulla Donna si è soffermata sull’impatto del Covid nella disuguaglianza tra generi, con il calo dell’occupazione e l’aumento del carico di lavoro familiare per le donne; Sabrina Dubbini, education area coordinator Istao, ha parlato di solidarietà generazionale e necessità di investire sulla scuola e sui giovani; Elisa Roldo, freelance ufficio stampa e comunicazione, ha riflettuto sulla necessità di un’evoluzione culturale capace di diffondere competenze per costruire una società più equa ed inclusiva; Mirko Rubini, vicepresidente Manageritalia Emilia Romagna ha ribadito l’esigenza di superare un paradigma incentrato sulla massimizzazione del profitto, l’individualismo e la competizione sul mercato, traendo insegnamento dal Coronavirus “o vinciamo tutti o perdiamo tutti”.

Il video del webinar

Le testimonianze degli influencer 

 

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