4 marzo 2020
A margine delle sue ricerche nel settore dell’aviazione, Giorgio Buffa* riflette sulla necessità di sviluppare un quadro specifico all’interno di questo settore per valutare le performances dal punto di vista della sostenibilità.
Si osserva con cadenza giornaliera, come gli aeroporti di tutto il mondo, attraverso i propri siti o piattaforme social, pubblicano il raggiungimento di risultati lusinghieri in in riferimento al tema della sostenibilità. Tuttavia, se da una parte abbondano i reports sulla gestione ambientale o sulle attività legate alla CSR (Corporate Social Responsibility), sono ancora pochi i Gestori aeroportuali che misurano le proprie performances di sostenibilità in riferimento all'Agenda 2030 delle Nazioni Unite ed ai suoi Sustainable Development Goals (SDGs).
Sorgono dunque alcune domande. In che modo l'industria aeroportuale può affermare che fornisce un contributo significativo alle grandi sfide che presenta l’Agenda 2030? Ed ancora: “come possono gli aeroporti misurare e valutare il loro contributo all'Agenda 2030 e all’implementazione dei SDGs?”.
Sulla base di una ricerca condotta presso l'Università di
Warwick nel 2019, intervistando diversi Executives ed esperti di
sostenibilità del settore, si è riusciti a sviluppare un framework per misurare e valutare le prestazioni di
sostenibilità dei singoli Gestori.
La ricerca ha dimostrato che le
fonti di natura accademica e di settore sono relativamente limitate in
riferimento ai frameworks da utilizzare dagli OA per misurare le proprie
performances di sostenibilità; ha inoltre suggerito che i pochi “strumenti” utilizzati fino ad
ora dal settore (es. GRI Standard e relative sector disclosure) risultano
essere troppo generici, limitati nel loro impatto e focalizzati solo su alcuni
SDGs; un approccio definito inside-out.
Al contrario, lo studio, al fine
di trovare soluzioni innovative alle difficili sfide poste dall’Agenda 2030,
suggerisce l’utilizzo di un approccio outside-in; ovvero l’adozione di una
nuova prospettiva che - partendo dal contesto sociale, economico ed ambientale
nel quale il singolo aeroporto si trova ad operare, decifrando il significato
di ogni singolo SDG per il proprio business – porti il Gestore aeroportuale a
porsi le seguenti domande: come può la
mia Azienda, con le proprie risorse e capacità, supportare l’Agenda 2030?
Quale ruolo può avere il mio aeroporto nel raggiungimento degli sfidanti SDGs?
Alla luce di queste domande, la ricerca ha sviluppato l’Airport Operator Tier Map (per approfondire, clicca qui), un prototipo innovativo, specifico per la valutazione del contributo dei Gestori aeroportuali
all’Agenda 2030. L’obiettivo dell’Airport Operator Tier Map è quello di
fornire un quadro cui fare consapevolmente riferimento per analizzare ciascun
SDG in relazione all’azienda, oltre che dotare gli i Gestori di uno strumento per effettuare una mappatura
e verificare se uno o alcuni SDGs siano stati trascurati e in quale di questi
l'organizzazione presenta risultati positivi, negativi o potenzialità
inespresse.
La ricerca ha inoltre evidenziato come molti Amministratori delegati abbiano già abbandonato una prima fase, quella della “sensibilizzazione”, per incamminarsi in maniera ancora più concreta e consapevole verso la seconda fase, quella dell’azione, provando a ricercare un equilibrio tra i diversi “bilanci” di natura economica, sociale ed ambientale.
In conclusione, dunque, nonostante si tratti di un'industria complessa dal punto di vista economico e operativo, credo che l’industria aeroportuale sia in grado di affrontare le sfide poste dall'Agenda 2030 e abbia il potenziale per lanciare un guanto di sfida agli altri settori industriali, domandando loro le ragioni del perché non fare altrettanto.
Ogni anno nel nostro settore si compete investendo tante risorse per aggiudicarsi il titolo di migliore aeroporto del mondo. Per il futuro della nostra industria, così come per quello del nostro pianeta e delle generazioni future, credo che sia giunto il momento di cambiare paradigma e fare uno sforzo per essere non soltanto il miglior aeroporto del mondo, ma anche il miglior aeroporto per il mondo. Presto sarà un scelta obbligata.
* Giorgio Buffa è senior aviation professional con 20 anni di esperienza nel settore, a partire dal 1999 come pilota di linea aerea. Dal 2016 è Manager of Operations presso l'Aeroporto Internazionale Hamad di Doha.
Share on:
4 marzo 2020